24/12/08

Il lavoro durante gli studi

Per molti giovani l’interesse è quello di avere un impiego da conciliare con le lezioni: lo studio durante il lavoro è sicuramente un’opzione percorribile in Italia. I canali sono molteplici: all’interno delle Università sono presenti un po’ dappertutto le bacheche con annunci che propongono una ampia gamma di offerte di lavoro; ci sono gli annunci su giornali o – moda dell’ultimo momento – il passaparola su forum e blog maggiormente frequentati dagli studenti; poi gli sportelli dei vari Informagiovani, un canale attraverso il quale l’aspirante lavoratore trova opportunità veramente ad hoc; infine, ovviamente, il servizio di job placement – non soltanto uno sportello all’interno delle mura universitarie ma anche un ufficio virtuale, con tanto di annunci on line e materiale informativo - messo a disposizione degli universitari dagli appositi uffici presenti negli Atenei. Quest’ultimo servizio in particolare si rivolge non solo a quanti cercano di pagarsi gli studi con un impiego, magari part time, ma anche agli stessi neolaureati, che possono trovare così una strada spesso in discesa verso il loro primo contatto con il mondo del lavoro: i servizi forniti vanno dai consigli per la preparazione del curriculum al supporto per trovare un impiego. Spesso la modalità contrattuale di inserimento presso un’azienda sarà quella dello stage: la retribuzione in questo caso sarà in tutto e per tutto decisa dal datore di lavoro; nella maggior parte dei casi ci sarà uno ‘stipendio’ che vale poco più di un rimborso spese, anche se non sono – fortunatamente - troppo rare le buone occasioni. Un’osservazione molto interessante si può trarre dai sondaggi effettuati intervistando gli esperti di job placement delle varie Università; è emersa infatti una significativa tendenza da parte dei datori di lavoro a voler assumere giovani in possesso del titolo di laurea triennale. Il classico lavoratore ‘da formare’ è un bene che le aziende stanno valutando come molto prezioso, per cui le richieste per questo tipo di figura sono in netto e significativo aumento; fra l’altro, l’ulteriore vantaggio è che le società non chiedono a tutti i costi l’impegno full time, portando come conseguenza il fatto che lo studente che decida di portare a termine anche il biennio successivo si trova nelle condizioni di poterlo fare senza per questo dover rinunciare alla propria attività lavorativa. Il trend parla di un sempre maggiore interesse degli Atenei verso gli studenti in attesa di laurearsi o con il titolo già conseguito; le Università sono così riuscite a sviluppare una sorta di ‘portafoglio clienti’ di cospicue dimensioni, e parallelamente una banca dati davvero ricca di curricula. La direzione non è soltanto quella dell’inserimento nella grande società o nel gruppo che opera a carattere nazionale o internazionale; la possibilità concreta è anche quella di trovare velocemente un impiego più semplice e meno impegnativo – barista, parrucchiere, hostess, fattorino – per guadagnare comunque qualche soldo. (fonte: lavoronews.it).

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