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Un unico verbale per tutti gli ispettori impegnati nel contrasto al lavoro nero. Se il trasgressore non paga la sanzione agevolata, l'atto di accertamento contenente la diffida assumerà «valenza e titolo di notificazione di illecito amministrativo» senza che l'ispettore debba provvedere a notificare un ulteriore provvedimento. Queste le maggiori novità contenute in una nota del Lavoro con la quale vengono adottati i nuovi modelli per gli ispettori di Dpl, Inps e Inail. Il ministero punta a favorire la trasparenza degli atti e l'omogeneità di comportamenti delle forza ispettive. I verbali verranno testati dagli ispettori fino al 31 marzo per far emergere errori o incongruenze prima che venga adottato il modello definitivo. La nuova modulistica si sostituisce a quella elaborata dal Lavoro dopo l'approvazione del decreto legislativo 124/04 di riforma dei servizi ispettivi. La modulistica si compone di quattro documenti: verbale di primo accesso; verbale interlocutorio; verbale di contestazione finale degli illeciti amministrativi e verbale di sospensione dell'attività imprenditoriale. I primi due documenti rappresentano uno strumento di tutela nei confronti del soggetto ispezionato e danno conto delle risultanze dei controlli la cui conclusione è temporaneamente rinviata. Il verbale di primo accesso va consegnato al datore al termine della prima giornata di ispezione: contiene l'elenco delle persone trovate al lavoro, dei documenti visionati e di quelli che dovranno essere successivamente mostrati all'ispettore per la conclusione delle verifiche. Il verbale di contestazione finale degli illeciti amministrativi è costituito da una parte generale, che riepiloga i risultati della verifica, e da una serie di allegati contrassegnati da lettere dalla A alla H che devono essere utilizzati a seconda del controllo e delle violazioni contestate.I primi due allegati riguardano le violazioni "sanabili" relative ad adempimenti omessi o fatti in ritardo. Le vecchie procedure prevedevano in questo caso l'adozione di tre verbali: il primo conteneva l'invito ad adempiere; il secondo verificava l'adempimento e ammetteva il trasgressore al pagamento della sanzione minima assegnando il termine; il terzo (verbale di illecito amministrativo) veniva notificato in caso di mancato o parziale pagamento della somma richiesta. Il nuovo verbale riassume in sé tutti questi passaggi, con il trasgressore che procede all'adempimento e poi al pagamento nei termini indicati. Se non lo fa, o non lo fa correttamente, il verbale assume valenza e titolo di notifica degli illeciti amministrativi e le sanzioni vengono conseguentemente incrementate. Da quando il verbale assume valenza di illecito amministrativo, il datore può azionare gli strumenti difensivi di legge: ricorso al Comitato regionale per i rapporti di lavoro, se la contestazione riguarda sussistenza o qualificazione del rapporto di lavoro; presentazione di scritti difensivi o richiesta di audizione nel termine di 30 giorni alla locale Direzione del lavoro.L'allegato C riguarda le violazioni non sanabili per le quali si procede direttamente con l'illecito amministrativo; l'allegato D va compilato se l'ispettore decide di adottare una disposizione(articolo 14, decreto 124) mentre gli allegati E ed F vanno compilati per contestare le violazioni di natura penale per le quali trova applicazione la prescrizione obbligatoria che prevede l'estinzione della violazione a seguito dell'adempimento (ritardato) del datore e il pagamento di una sanzione amministrativa. L'allegato G contiene il verbale unico contributivo mentre il modello H riporta le violazioni penali accertate in materia di previdenza e assistenza. Chiude la carrellata il provvedimento di sospensione dell'attività imprenditoriale, che tiene conto della direttiva Sacconi, che invita gli ispettori a farne decorrere gli effetti, dalle ore 12 del giorno dopo quello dell'ispezione.
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