18/01/09

4.000 LICENZIATI IN UN GIORNO IN GRAN BRETAGNA

La crisi economica mostra i denti in Gran Bretagna: ieri, in un singolo giorno, sono stati annunciati 4.000 licenziamenti da varie grandi aziende, e il commercio - nonostante i massicci saldi partiti molto prima di Natale - ha registrato il peggior dicembre da 14 anni a questa parte.
A Londra cresce la paura per la recessione, e a farne politicamente le spese è il premier Gordon Brown: dopo una ripresa nei favori dei compatrioti proprio grazie alla gestione della crisi, i suoi sondaggi tornano a calare e i Conservatori tornano ad avere un distacco a due cifre. Il partito di David Cameron è ora al 43% dei consensi (+4% da inizio dicembre), mentre il Labour è al 33 (-2%). La notizia sulla nuova crisi di popolarità del primo ministro giunge mentre la scure dei licenziamenti si abbatte su settori come trasporti, alimentare, distribuzione, stampa (il Financial Times taglierà 80 dipendenti) e finanza (1.900 dipendenti della Merrill Lynch andranno a casa).
Proprio ieri, Brown - che resta comunque lievemente in testa contro Cameron nel giudizio sulla gestione dell’economia, 38% contro 35 - aveva presentato un pacchetto da 500 milioni di sterline a sostegno dell’occupazione. Cifre diffuse dalla Camera di commercio britannica (Bcc) segnalano uno scenario cupo: a dicembre il numero di case vendute è stato il più basso dal 1989, anno in cui la Bcc ha iniziato i suoi rilevamenti. Al tempo stesso anche il commercio al dettaglio ha registrato il suo record negativo da 14 anni. Le vendite sono scese del 3,3% rispetto al dicembre 2007 (particolarmente forte il calo nel settore abbigliamento e arredamento).
Il direttore del British Retail Consortium, Stephen Robertson, parla di “cifre terribili”. “I negozi - spiega - hanno avuto un dicembre orribile nonostante la raffica di promozioni e sconti, che hanno eroso il loro margine di guadagno”. E a sottolineare ulteriormente lo stato di crisi, emergono anche i dati relativi a H&T, il più importante banco pegni della Gran Bretagna, che a dicembre ha registrato un aumento del 3% del suo giro d’affari, che comprende anche la vendita di gioielli usati, prestiti a breve termine e incasso assegni. I negozi di H&T mostrano un’azienda in pieno boom: sono infatti passati da 89 a 105 in un anno. (Fonte: ANSA).

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